Piante Officinali
Le piante officinali, conosciute anche come erbe medicinali o erbe officinali, sono piante che contengono principi attivi utilizzati per scopi terapeutici o medicinali. Nella medicina tradizionale europea sono state utilizzate per secoli in diverse tradizioni medicinali e sistemi di cura.
Le piante officinali possono essere utilizzate in diversi modi, tra cui la preparazione di infusi, decotti, tinture, capsule, unguenti o come ingrediente in prodotti erboristici. I principi attivi presenti nelle piante possono avere proprietà terapeutiche, tra cui effetti antinfiammatori, analgesici, antiossidanti, sedativi, antimicrobici e molti altri.
È tuttavia importante sottolineare che le piante officinali non sono sempre sicure o appropriate per tutti e che l'uso corretto dovrebbe essere supervisionato da un esperto, come un erborista o un medico specializzato in medicina integrativa. Inoltre, l'efficacia delle piante officinali può variare da persona a persona, e potrebbero interagire con farmaci o condizioni mediche preesistenti; quindi, è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario prima di utilizzarle.
Qui di seguito vi elenchiamo e descriviamo le piante officinali presenti nelle aiuole all'ingresso del giardino.
Millefoglio (Achillea millefolium) Erba perenne della famiglia delle Asteraceae. Cresce prevalentemente nei prati pingui. Aromatica amara utilizzabile con moderazione in cucina e per preparare tisane (fiori e foglie). L'achillea è ampiamente utilizzata nella medicina erboristica. Viene somministrata sia internamente che esternamente per una vasta gamma di disturbi, in particolare per curare ferite, come emostatico, per curare raffreddori, febbri, malattie renali, ecc.
Erba luigia (Aloysia citriodora) Cespuglietto di origine sudamericana della famiglia delle Verbenaceae che si trova esclusivamente coltivato negli orti, dove vegeta al meglio in posizioni soleggiate. Le foglie hanno un netto aroma di limone. Una volta seccate diventano molto durevoli e se ne può fare una tisana molto gradevole, rinfrescante, calmante e digestiva. La pianta pare abbia anche una blanda azione sedativa e capacità di lenire disagi addominali.
Rafano (Armoracia rusticana) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Brassicaceae coltivata, ben concimata, negli orti e raramente trovata allo stato spontaneo. Con il rizoma grattugiato si fa la pungente salsa localmente nota come “kren”. La radice del rafano pare avere molte proprietà: antisettiche, aperitive, digestive, diuretiche, espettoranti, rubefacenti e stimolanti.
Assenzio vero (Artemisia absinthium) Pianta erbacea bienne della famiglia delle Asteracee, caratterizzata dal tomento biancastro che la ricopre completamente. Cresce in modo sporadico in abiti ruderali. L'assenzio è una pianta molto amara e tossica, anche occasionalmente e in piccole quantità è utilizzato come aromatizzante. Ha una lunga storia di utilizzo come erba medicinale soprattutto per il suo effetto tonico sul fegato, sulla cistifellea e sull'apparato digerente e per la sua attività vermicida. Un forte e tossico distillato alcoolico viene prodotto in vari paesi tra cui Francia e Svizzera.
Artemisia comune (Artemisia vulgaris) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteracee. Cresce nei prati e negli incolti e può raggiungere taglie elevate. Le foglie, amare e dal tipico aroma, sono profondamente lobate e candide o biancastre sul lato inferiore, hanno azione digestiva e possono essere aggiunte come tocco aromatico a vari cibi. L'artemisia ha una lunga storia di utilizzo nella medicina erboristica, specialmente in questioni legate all'apparato digerente, ai disturbi mestruali e al trattamento dei vermi.
Borragine comune (Borago officinalis) Pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae. Coltivata negli orti e talvolta ritrovabile allo stato spontaneo negli incolti. E’ pianta di uso alimentare: le foglie possono essere consumate cotte o crude, in questo caso però vanno finemente sminuzzate per la forte pelosità. E’ rimedio erboristico domestico utilizzato fin dall'antichità ed ha una reputazione particolarmente buona per il suo effetto tonico sulla mente. Da utilizzare con moderazione a causa degli alcaloidi che contiene.
Mentucce (Calamintha nepeta e Calamintha grandiflora) Piante erbacee perenni della famiglia delle Lamiaceae. Fortemente aromatiche, crescono su suoli ben drenati in ambienti tendenzialmente asciutti, dalla base dei muretti a secco a gli orli boschivi in situazioni da pienamente soleggiate a mezz'ombra. Dal rustico aroma simile a quello di alcune mente selvatiche si usa tradizionalmente nella preparazione di frittate. Con le foglie si può fare una gradevole tisana digestiva e rinfrescante
Calendula (Calendula officinalis) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae. Coltivata negli orti e raramente spontaneizzata negli incolti. La calendula, oltre ad essere una pianta alimentare di cui si possono consumare foglie e fiori, e una delle erbe più note e versatili nella medicina erboristica occidentale soprattutto, ma non solo, per medicamenti per uso esterno per curare problemi della pelle, su morsi e punture, distorsioni, ferite, vene varicose. ecc.
Finocchio maschio (Foeniculum vulgare) Pianta erbacea di grande taglia della famiglia delle Apiaceae, dalle foglie finemente sfrangiate che cresce negli incolti delle parti più calde del Carso. Se ne possono utilizzare le foglie, i piccoli fiori gialli ed i conseguenti frutticini, per tisane digestive o aromatizzare soprattutto le ricette a base di pesce. Il finocchio ha una lunga storia di uso erboristico ed è un rimedio domestico comunemente utilizzato, essendo utile nel trattamento di una varietà di disturbi, in particolare quelli dell'apparato digerente, ma non solo.
Erba di San Giovanni comune (Hypericum peforatum) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Hypericaceae. Cresce in praterie ed incolti aridi e soleggiati su substrato calcareo. Pianta che ha una lunga storia di uso erboristico, caduta in disgrazia nel diciannovesimo secolo è stata riportata alla ribalta da più recenti ricerche come rimedio soprattutto per i problemi nervosi. Fiori e foglie hanno molte altre proprietà, ma la pianta va utilizzata con particolare cautela per gli effetti collaterali indesiderati che può produrre.
Issopo aristato (Hyssopus officinalis subsp. aristatus) Piccolo cespuglio delle Lamiaceae, dalle vistose infiorescenze blu-viola e molto aromatico. Cresce negli ambienti aridi e aperti di poche località del Carso. Utilizzabile come spezia, ha una lunga storia popolare di uso medicinale ed un tempo era considerato una sorta di panacea usata come rimedio casalingo, in particolare come espettorante e tonico per lo stomaco. Utilizzato fresco era anche usato per curare le ferite.
Lavanda vera (Lavandula angustifolia) Piccolo cespuglio della famiglia delle Lamiaceae. Cresce esclusivamente coltivato in orti, giardini, e aiuole urbane. Estremamente aromatica in tutte le sue parti aeree. L'olio essenziale può essere utilizzato per uso esterno come antisettico e per aiutare a guarire ferite, ustioni ecc. Ha inoltre molte altre proprietà: antialitosi, antispasmodiche, nervine, lenitive e rilassanti sul sistema nervoso, ecc.
Mentha acquatica (Mentha aquatica subsp. aquatica) Specie erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae. Cresce nei prati umidi e ambienti di sponda, ma si comporta anche come pianta acquatica tout court. Utilizzata (foglie e fiori) come aromatica in cucina e per preparare un infuso erboristicamente utilizzato nel trattamento di febbri, mal di testa, disturbi digestivi e altri disturbi minori; utilizzato anche come collutorio o per gargarismi in caso di mal di gola, ulcere orali, alito cattivo. L'olio essenziale contenuto nelle foglie è antisettico.
Menta piperita (Mentha x piperita) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae. Coltivata negli orti. E’ pianta notoriamente aromatica, usata nelle sue molteplici varietà anche nell’industria dolciaria sotto forma di olio essenziale. Usata nella farmacopea domestica per le sue proprietà antisettiche e il suo effetto benefico sulla digestione, ha anche proprietà antispasmodiche, diaforetiche, toniche, vasodilatatrici, ecc.
Maggiorana dolce (Origanum majorana) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae, originaria delle zone desertiche dall'Africa Settentrionale all’India. Da noi cresce esclusivamente coltivata in orti e giardini. Aromatica usata in cucina e per tisane.
In medicina erboristica è utilizzata per le sue proprietà stimolanti, antispasmodiche e per la cura di vari disturbi, dell'apparato digerente, respiratorio, nervoso., ecc.
Origano volgare (Origanum vulgare) Pianta erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae. Cresce al margine di boschi termofili ed in praterie tendenzialmente asciutte, in posizioni soleggiate. Importantissima erba aromatica della cucina mediterranea. Sotto forma di olio essenziale distillato dalla pianta fiorita è utilizzata come antisettico molto efficace. Ha un effetto benefico in particolare sui sistemi digerente e respiratorio. La pianta viene assunta internamente nel trattamento di raffreddori, influenza, malattie febbrili lievi, indigestione, disturbi di stomaco, ecc.
Salvia domestica (Salvia officinalis) Piccolo cespuglio mediterraneo delle Lamiaceae a fiori viola, naturalmente spontanea in alcune zone costiere del Carso triestino e sul monte Sabotino alle spalle di Gorizia. Oltre ad essere utilizzata come aromatizzante nei cibi cotti è rimedio erboristico domestico per i disturbi dell'apparato digerente. Si ritiene essere pianta anche antisettica, antispasmodica, astringente, carminativa, colagoga, galattofuga, stimolante, tonica e vasodilatatrice.
Rosmarino (Salvia rosmarinus) Cespuglio aromatico, della famiglia delle Lamiaceae, estremamente comune nei giardini e negli orti. E specie mediterranea però non autoctona e nel territorio non è spontanea. Il suo utilizzo è prevalentemente culinario anche se si ritiene avere diverse proprietà medicamentose. E’ infatti usato come antisettico, antinfiammatorio e altro. Con le foglie fresche si fa una tisana tonica e stimolante.
Santoreggia montana (Satureja montana/variegata) Piccolo cespuglio delle Lamiaceae a fioritura autunnale che cresce su substrati calcarei soleggiati ed aridi. Se ne possono utilizzare le foglie lineari allo stato fresco o disseccate per aromatizzare pietanze laddove siano adatti anche il timo o l’origano. Aggiunta ai legumi ha effetto carminativo. Con le foglie si prepara un infuso digestivo dal sapore deciso. Anche se prevalentemente utilizzata come erba culinaria si ritiene avere vari effetti medicinali, in particolare sull'intero apparato digerente.
Tanaceto partenio (Tanacetum parthenium) Specie erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae che cresce in ambiti ruderali. E’ usata in cucina come aromatica amara e dai fiori secchi si ricava una tisana. Secondo la medicina erboristica foglie e infiorescenze hanno proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche, aperitive, amare, carminative, emmenagoghe, sedative, stimolanti, pungenti, stomachiche, vasodilatatrici e vermifughe.
Tanaceto comune (Tanacetum vulgare) Erba perenne della famiglia delle Asteraceae. Cresce nei margini boschivi montani. Pianta ad azione digestiva, aperitiva, spasmolitica, antinfiammatoria, antielmintica e tonica. Oggi l'uso del tanaceto è sconsigliato a causa della tossicità della pianta. A causa del contenuto di tujone nell’olio essenziale, infatti, ad alti dosaggi può avere azione neurotossica e abortiva.
Valeriana comune (Valeriana officinalis) Erba perenne di grande taglia della famiglia delle Valerianaceae dalle vistose ombrelle di fiori bianco-rosati e foglie opposte imparipennate, che cresce suoli umidi. È nota soprattutto per il suo effetto tranquillante e nervino, per favorisce il sonno, migliorandone la qualità, e per abbassare la pressione sanguigna. La pianta viene utilizzata con moderazione come tisana.